ADIGE GUÀ
Un gemellaggio
in Bielorussia per aiutare i bimbi di Chernobyl
Adige-Guà. Un gemellaggio nel segno
della solidarietà sta nascendo fra l’Unione Adige-Guà, formata
da Cologna, Pressana, Roveredo, Veronella e Zimella, e Budakosceliovo in
Bielorussia. Anche se sarà formalizzato
solo nella prossima riunione del consiglio dell’Unione, il gemellaggio
è stato stretto nel corso del viaggio in Bielorussia compiuto dal
25 al 29 aprile dai volontari dell’Associazione amici bambini bielorussi
- che ha sede a Montagnana (Padova) ma che da anni opera anche nel Basso
Veronese - favorendo il soggiorno estivo in Italia di bambini provenienti
dalle aree contaminate dalle radiazioni della centrale nucleare di Cernobyl
e organizza spedizioni di aiuti. Sulla scorta degli accordi
presi dal sindaco di Pressana Stefano Marzotto, che in Bielorussia è
andato non solo come rappresentante dell’Unione ma anche come volontario,
fra il Colognese e Budakosceliovo sta insomma per essere lanciato un ponte
sul quale nel settembre prossimo viaggerà un primo carico di generi
di prima necessità che sarà raccolto dai volontari ed il
cui trasporto sarà pagato dall’Unione. Cibo, vestiario e quanto
è necessario a chi vive in condizioni disagiate che sarà
distribuito fra i bambini dell’orfanotrofio e delle scuole e nelle strutture
sanitarie del paese.
Budakosceliovo
conta 9.500 abitanti, è a capo di un’area amministrativa di 40 mila,
nel cui territorio molte aree sono vietate a causa del tasso di radiazioni
che vi permangono e dove povertà e mancanza di speranza sono diventate
normalità.
Il viaggio dei volontari in Bielorussia
ha significato anche un carico di aiuti a Gomel, seconda città della
Bielorussia, e accompagnare il vice-presidente della Provincia di Verona
Antonio Pastorello che ha portato un finanziamento di 25mila euro per aprire
un centro di cura per i bambini che a causa delle radiazioni hanno riportato
gravi danni agli occhi. (lu.fi.)