L'ARENA 23/01/2002
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LA GUERRA AL TERRORISMO. Strage di immigrati nell’Assam e 4 guardie uccise a Calcutta. L’Fbi: vedremo se il colpo era diretto a noi

Attacco al centro culturale Usa in India

[EMPTYTAG] New D elhi . Un commando di te[/EMPTYTAG]rroristi ha attaccato ieri il Centro culturale americano a Calcutta, nell' India orientale, uccidendo almeno quattro dei poliziotti che erano di guardia. Due diversi gruppi hanno rivendicato l'attentato, avvenuto un mese dopo l'attacco al parlamento di New Delhi che ha portato l'India e il vicino Pakistan, accusato di appoggiare i terroristi, sull'orlo di una guerra. Quattro uomini armati a bordo di un'automobile « Ambassador » e di una moto si sono avvicinati alle 6,30 locali ai cancelli del Centro e hanno aperto il fuoco con fucili automatici contro gli agenti, 4 dei quali sono morti e 18 sono rimasti gravemente feriti. Nessun impiegato del Centro era in ufficio. I terroristi hanno preso di sopresa gli agenti al cambio del la guardia. Il Centro ospita uffici del Consolato americano e una biblioteca frequentata da centinaia di studenti indiani.
Un attacco è stato condotto anche nell o Stato dell’ Assam , nella parte orientale dell’India. Gu erriglieri secessionisti del Fronte democratico nazionale del Bodoland hanno assassinato 17 immigrati, tra cui nove donne e due bambini. I guerriglieri, che combattono contro quella che definiscono la «colonizzazione» indiana, hanno circondato un villaggio abitato in prevalenza da bihari , termine dispregiativo col quale i locali indicano gli immigrati dagli altri Stati dell'India e dal Bangladesh , e hanno aperto il fuoco prima di darsi alla fuga.
La polizia indiana ha scatenato una caccia all'uomo nel Bengala Occidentale, lo Stato del quale Calcutta è la capitale, e ha rafforzato la vigilanza intorno ai possibili obiettivi dei terroristi, in primo luogo le rappresentanze diplomatiche e commerciali degli Usa. L'India afferma di aver e avuto notizia di possibili attentati contro obiettivi americani in coincidenza con la festa della Repubblica, il 26 gennaio.
Due rivendicazioni sono arrivate per telefono a d altr ettanti giornali di Calcutta. Una è di una banda mafiosa con legami con i terroristi, che avrebbe agito per vendicare il suo capo Asif Razak Khan, ucciso in una sparatoria con la polizia; l'altra è di un gruppo secessionista del Kashmir, l' Harakat-ul-Jihad-ul-Islami (Huji), una filiazione di un gruppo terroristico legato ai Taleban i afghani e ad Al Qaida , l'organizzazione del terrorista saudita Osama bin Laden, l' Harakat ul-Mujhaeddin . La seconda rivendicazione sarebbe stata fatta da un malvivente indiano rifugiato a Dubai, Farhan alias Malik. L'uomo , ha detto il ministro degli I nterni Lal Krishna Advani , « ha legami con l'Isi, il servizio segreto militare pachistano » . La portavoce del ministero degli esteri Nirupama Rao ha rimacrcato che « entrambi i gruppi sono legati al Pakistan » . Ma Aziz Ahmed Khan, portavoce del governo di Islamabad, ha ribattuto: «A ccuse senza fondamento . Il Pakistan condanna il terrorismo in tutte le sue forme».
Il direttore dell'Fbi americana Robert Mueller , nel frattempo, ha detto di preferire aspettare di conoscere «i crudi fatti» prima di affermare che si è trattato di un attacco terroristico antiamericano. Mueller è in India con altri alti funzionari per partecipare al «gruppo di lavoro congiunto contro il terrorismo» varato dai governi di Washington e di New Delhi. «Aspettiamo le informazioni degli investigatori indiani» ha detto.