AVVENIRE 06/12/2001
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Rivelazioni sul «Washington Post»: trovati piani avanzati nei covi del gruppo
«Benladen più vicino all'atomica vuole produrre bombe sporche»

«In una riunione fu mostrato il contenitore con le sostanze radioattive» Forse l'ultimo allarme attentati legato a queste scoperte

Elena Molinari

New York. Ossama Benladen potrebbe presto avere armi nucleari. Il leader di al-Qaeda sarebbe infatti più vicino di quanto si pensasse ad ottenere materiale per la costruzione di un arsenale radiologico e starebbe lavorando velocemente al suo sviluppo. Lo scriveva ieri Bob Woodward, uno dei giornalisti del Watergate, sul Washington Post, citando fonti dei servizi segreti americani. Gli interrogatori di membri di al-Qaeda catturati in Afghanistan e la perquisizione dei quartieri generali dei taleban nel Paese hanno portato alla scoperta di piani precisi e avanzati per la creazione di armi nucleari, che fino ad ora si credevano fuori dalla portata del super terrorista. Gli agenti della Cia e le forze speciali americane presenti in Afghanistan sarebbero persino riuscite a ricostruire un incontro avvenuto lo scorso anno fra Benladen e altri membri di al-Qaeda, in cui uno dei fedelissimi del leader avrebbe mostrato agli altri - agitandolo nell'aria con orgoglio - un cilindro metallico contenente materiale radioattivo. Le nuove informazioni raccolte dal governo americano confermano la serietà della minaccia contenuta nelle parole dello stesso Benladen, che in diversi annunci pubblici anche recenti ha vantato la capacità e sottolineato la volontà di ottenere armi nucleari. I progetti trovati nelle sedi afghane dei taleban e di al-Qaeda fanno pensare che il gruppo terroristico stia cercando di realizzare un preciso tipo di arma nucleare: la bomba radiologica o «bomba sporca». A differenza della bomba atomica, che utilizza il principio della fissione atomica per cercare distruzione di massa, e della bomba ad idrogeno, basata sulla fusione nucleare, la bomba «sporca» è composta semplicemente di materiale altamente radioattivo, ad esempio barre provenienti da un reattore atomico, avvolto attorno ad esplosivo tradizionale. La detonazione creerebbe una zona altamente radioattiva ma non estremamente estesa. Una bomba rudimentale - come quella progettata nei disegni trovati in Afghanistan - potrebbe comunque rendere inabitabili interi quartieri di una città. Secondo il Washington Post la scoperta dei piani di Benladen avrebbe giocato un ruolo fondamentale nella decisione americana di lanciare un nuovo allarme terrorismo due giorni fa. Ma il responsabile della sicurezza interna Tom Ridge ha negato ieri di avere informazioni riguardanti imminenti attacchi nucleari negli Stati Uniti, o che l'allerta di lunedì si riferisse implicitamente a un pericolo nucleare. «Siamo consapevoli che informazioni relative alla creazione di armi nucleari sono state trovate in Afghanistan - ha detto ieri Ridge alla rete televisiva Nbc - ma siamo anche consapevoli che le informazioni scoperte in Afghanistan uno le può trovare anche in questo Paese su Internet».

Elena Molinari