Bin Laden: "Ho l'atomica" ( IL NUOVO 10 NOVEMBRE 2001)
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Il miliardario saudita in un'intervista a un giornale pakistano: "Se l'America usa armi chimiche e nucleari noi risponderemo alla rappresaglia con le stesse armi".
 
 
ISLAMABAD - "L'atomica? Ce l'ho e posso usarla". Parola di Bin Laden. A pochi giorni dall'allarme lanciato dal presidente Bush in persona sulla possibilità che al-Qaeda cercasse di impadronirsi di armi di sterminio di massa, è direttamente il capo della rete terroristica internazionale, il miliardario saudita, a confermare il terribile sospetto. Lanciando una nuova sfida al "Grande Satana" americano.

In una intervista al quotidiano pakistano in lingua inglese Dawn - l'unica concessa , precisa il giornale, dopo gli attentati dell'11 settembre - Osama afferma senza mezzi termini di possedere armi nucleari e chimiche e, soprattutto, di poterle usare per rispondere agli attacchi statunitensi.

''Se l'America usa armi chimiche o nucleari contro di noi potremmo rispondere in rappresaglia  on armi chimiche e nucleari. Abbiamo tali armi come deterrente'', ha risposto lo sceicco del terrore a un noto giornalista pakistano (Hamid Mir, direttore del quotidiano pachistano Ausaf), mercoledì sera. Ma alla successiva domanda su dove si fosse procurato queste armi, bin Laden ha replicato: ''Avanti con la prossima richiesta''.

Nell'intervista, realizzata in un luogo sconosciuto (Mir vi è stato condotto bendato), ma dove faceva molto freddo e si udivano gli spari della contrarea, Bin Laden si è poi soffermato sugli attachi alle  Twin Towers e al Pentagono. Senza assumersene la responsabilità, ma giustificandoli: ''Gli attacchi dell'11 settembre non erano diretti a donne e bambini. I veri obiettivi erano le icone del potere militare ed economico americano''. Ed è contro questim obiettivi che si deve ribellare anche il popolo americano: "L'America massacra i musulmani in Palestina, Cecenia, Kashmir e Iraq. Il popolo americano si sollevò contro la guerra del loro governo in Vietnam. Ora deve fare lo stesso. Il popolo americano deve fermare il massacro che il suo governo fa dei musulmani''. Secondo Osama gli americani hanno una colpa collettiva: ''Il Congresso americano approva tutte le misure del governo e questo prova che l'intera America è responsabile delle atrocità perpetrate contro i musulmani. L'intera America, perche' essa elegge il Congresso''.

La Casa Bianca, ha dichiarato il portavoce Ken Lisaius, "prende queste minacce molto sul serio". Il miliardario saudita ha aggiunto di non voler lottare contro il popolo americano. La nostra - ha detto - e' ''una jihad di difesa, vogliamo difendere il nostro popolo e la nostra terra, per questo dico che se noi non siamo sicuri, neanche gli americani lo saranno. Una grande guerra nella storia dell'Islam è in corso in Afghanistan. Tutte le grandi potenze sono unite contro i musulmani''.

Insieme con l'intervista il Dawn ha pubblicato anche una foto di Bin Laden con il numero due di al-Qaeda, Ayman al-Zawaihri, e con il giornalista. Non si sa dove sia stata scattata: sullo sfondo c'è una coperta marrone afghana appesa e Bin Laden, in buone condizioni con un turbante bianco e una giacca mimetica sulla tunica bianca, è seduto su dei cuscini e ha accanto il tradizionale kalashnikov. Osama ha anche negato i problemi ai reni di cui soffrirebbe secondo la Cia, smentendo voci di parentele acquisite con il mullah Omar: ''Tutte le mie mogli sono arabe e le mie figlie sono sposate a mujaheddin arabi".
 
 

 
 
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