Sorprese. Rinvenute
40 basi Fabbriche di armi chimiche?
Washington. Appena due settimane fa Bin
Laden aveva avvertito gli
americani: «abbiamo armi chimiche
e nucleari, possiamo usarle come
deterrente». Ieri è arrivata
la conferma che Bin Laden non bluffava del
tutto. I marines Usa hanno trovato in
Afghanistan gli arsenali chimici
dello sceicco del terrore. Sono finora
40 i siti, ora sotto il
controllo dell'Alleanza del Nord, dove
Al Qaeda avrebbe potuto compiere
ricerche o esperimenti su armi di distruzione
di massa, chimiche,
biologiche e forse nucleari. Laboratori
improvvisati, depositi di
sostanze chimiche, bunker. Lo ha detto
il generale Tommy Franks,
comandante dell'operazione «Libertà
duratura», parlando a Tampa, in
Florida, dov'è il comando centrale
delle forze speciali Usa. «Alcuni
laboratori si trovano ancora in territorio
talebano - ha aggiunto
Franks - Gli altri li stiamo setacciando
ad uno ad uno e ne stiamo
esaminando il contenuto».
Il generale Franks non ha detto molto
di più. Si sa che in alcuni
laboratori sono stati trovati oltre a
componenti chimici, manuali e
appunti per la loro lavorazione. Non è
chiaro però se le sostanze
sequestrate servissero per uso agricolo
o impiego bellico. «Se si
tratterà di armi, le rimuoveremo
dall'Afghanistan», ha però chiarito il
generale. I prossimi giorni potrebbero
riservare altre sorprese.
Non è la prima volta che arrivano
conferme sull'arsenale chimico di Bin
Laden e dunque sulla possibilità
che usi armi di sterminio di massa
contro gli infedeli. Pochi
giorni fa il londinese «Times» aveva
riferito che
nell'abitazione di un Talebano a Kabul, dove in precedenza
si svolgevano
le sedute di addestramento del network del terrore
islamico, un
giornalista aveva trovato documenti con le istruzioni
dettagliate per
la produzione di una bomba nucleare.