Brescia Oggi 27/12/2001
http://www.bresciaoggi.it/ultima/oggi/nazionale/C.htm
BASI IN
EUROPA. I sospetti pedinati dai controllori dei bus
Pista belga,
settimo arresto
Bruxelles. Non si arresta l'inchiesta
degli inquirenti belgi nella lotta al terrorismo e più in particolare
contro l'attività illecita di reclutamento di giovani da inviare
nei campi militare di Al Qaida. Il giudice istruttore dell'anti-terrorismo
Christian De Valkeneer ha infatti firmato il settimo mandato di cattura
internazionale nei confronti di un individuo, la cui identità non
è stata rivelata. L'uomo è stato arrestato ad Eindhoven (Olanda)
e ora dovrebbe essere estradato in Belgio.
L'inchiesta, partita dal furto di passaporti
belgi, non appare esaurita, anzi, potrebbe diventare una importante chiave
di lettura per contribuire ad identificare le basi arretrate del terrorismo
in Europa, grazie ad una stretta collaborazione fra gli inquirenti belgi,
italiani, inglesi, francesi, olandesi, spagnoli e tedeschi.
Un rapporto interno dell'azienda dei trasporti
pubblici urbani di Bruxelles (Stib) rivela, che cinque controllori della
società hanno dovuto pedinare, a loro insaputa, presunti terroristi.
Ufficialmente, dovevano «indagare sui borseggiatori», sempre
più attivi sulla rete tranviaria e metropolitana di Bruxelles.
La vicenda è stata rivelata dal
quotidiano belga di lingua fiamminga «De Morgen» che pubblica
una fotografia ed alcuni stralci del rapporto interno della Stib, dove
i cinque impiegati, che lavoravano per l'unità di sorveglianza,
denunciano una situazione per loro inaccettabile.
«Era chiaro - dichiarano nel documento
- che non dovevamo pedinare dei ladruncoli ma grossi calibri, anche un
bimbo poteva capirlo, ma quando chiedevamo protezione i nostri capi rispondevano:
state zitti e seguiteli».