CECENIA: CENTRALI NUCLEARI RUSSE NEL MIRINO DEI RIBELLI
MOSCA, 12 OTTOBRE - I leader
dei guerriglieri ceceni avrebbero organizzato una serie di attentati contro
«obiettivi nucleari» in Russia. Stando a quanto scrive l'agenzia
Itar-Tass, lo ha rivelato il ministero della Difesa di Mosca. Un portavoce
dell'ufficio stampa ha dichiarato che gli estremisti hanno pianificato
«azioni terroristiche su larga scala». «Salman Raduyev
si prepara a compiere attentati terroristici contro obiettivi nucleari»,
ha detto il portavoce parlando di uno dei più noti «signori
della guerra» protagonista nel conflitto civile che devastò
la Cecenia tra il 1994 e il 1996. Raduyev, genero del primo presidente
ceceno, è stato oggetto di diversi attentati ed è sparito
dalla scena pubblica da almeno due anni.
Secondo il portavoce del
ministero della Difesa, Raduyev «ha creato gruppi mobili di 15 persone
ciascuno, costituiti in gran parte da slavi», per attaccare le installazioni
militari. La stessa fonte ha aggiunto che Shamil Basayev, un altro dei
leader dei guerriglieri ceceni considerato da Mosca la mente di attentati
che il mese scorso hanno fatto più di 300 vittime, «ha optato
per la creazione di gruppi terroristici formati da donne per compiere attentati
nel sud della Russia».
La denuncia del ministero
della Difesa giunge a poche ore dall'annuncio che il generale Vladimir
Shamanov, comandante del 58mo battaglione, ha accerchiato Basayev in prossimità
di Goragorski, in Cecenia. Raduyev invece sarebbe già da diverse
settimane all'estero. Nuovi raid aerei e bombardamenti di artiglieria sono
stati compiuti nelle ultime ore dalle truppe federali russe sulla Cecenia,
mentre prosegue il flusso dei profughi, il cui numero complessivo - dice
oggi la protezione civile di Mosca - ha superato 166.000, oltre 140.000
dei quali accampati nella piccola repubblica russa dell'Inguscezia.