Corropoli, nuovi
scavi
per le sostanze
tossiche
CORROPOLI. Sono ripresi a Corropoli gli
scavi per portare allo scoperto i fusti di sostanze tossiche interrati.
Dopo due settimane di fermo, in attesa dei risultati degli esami affidati
all'Arta, da due giorni i vigili del fuoco dell'Aquila
hanno ripreso gli scavi alla periferia di Corropoli per portare alla luce
i fusti delle sostanze tossiche interrati in un'area di circa 2mila metri
quadrati.
Tra le ipotesi prese in considerazione
dagli uomini della Digos, diretti da Antonio Bocelli, quella che possa
trattarsi di rifiuti sanitari o di solventi usati per lavorazioni industriali.
A novembre, durante la prima fase degli scavi, un operaio del Comune di
Corropoli e un pompiere aquilano si erano sentiti male per le esalazioni
ed era stato necessario l'intervento di un'ambulanza. le indagini della
polizia mirano ora ad accertare eventuali responsabili e soprattutto a
capire la provenienza delle scorie che sono state clandestinamente occultate.
L'indagine era partita dopo un esposto arrivato alla polizia e in cui si
faceva riferimento a rifiuti interrati irregolarmente. Immediatamente erano
stati avviati gli accertamenti e dopo qualche settimana la procura aveva
disposto il sequestro dell'area. Così sono iniziati i lavori e ben
presto i vigili del fuoco, arrivati dall'Aquila con attrezzature particolari,
si sono trovati a fare i conti con decine di bidoni interrati.