l'esperto
Dal
nucleare alla botte
ROMA. A Ci voleva un ingegnere nucleare per convincere il presidente del Gruppo Espresso, Carlo Caracciolo, e il responsabile editoriale delle Guide, Enzo Vizzari, che era arrivato il momento giusto per lanciare la prima guida dedicata ai vini italiani. Milanese, 39 anni, un passione senza confini per l'enologia, Alessandro Masnaghetti, ha messo subito in soffitta la laurea in ingegneria nucleare («Capirà, ho finito gli studi proprio nell'anno del referendum contro le centrali»), per dedicarsi a una passione che in pochi anni l'ha trasformato - dopo i primi passi con Veronelli nel 1990 - in uno dei migliori esperti del nostro Paese, con riconoscimenti e apprezzamenti anche in Europa. Prima Guida sui vini dell'Espresso: sono stati recensiti e classificati 14.350 vini di 3.220 aziende, un lavoraccio. Ma qualcuno ha subito detto che l'avete concepita all'insegna della severità. «Non abbiamo scelto di essere severi per calcolo o per distinguerci. I giudizi della Guida nascono da una considerazione: tutto quello che é eccellente, grande, é anche raro, non facile da realizzare. Le faccio un esempio: non é che ogni anno il cinema italiano sforna un capolavoro come ''Ladri di bicicletta''. E così é anche per il vino: quello eccellente lo ritengo ancora una cosa rara, difficile». Ma perché i vini leader sono proprio 30? «Per caso. Mi spiego: noi abbiamo stabilito un punteggio, quello di 17/20, dal quale cominciare a valutare i vini di grande qualità. Quest'anno ne abbiamo contati 30, ma l'anno prossimo potrebbero essere molto di più o di meno». (r.m.)