Articolo GAZZETTA DI PARMA
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Il fratello del super-terrorista sfida il mercato con una linea di abbigliamento
Moda choc, Bin Laden diventa griffe
 
PARIGI - Stanno per arrivare gli abiti griffati «Bin Laden». Yeslam Bin Laden (uno dei fratellastri di Osama Bin Laden), uomo d'affari che vive a Ginevra da 20 anni, ha già iniziato le procedure per registrare presso le autorità elvetiche il suo nuovo marchio, che presto potrebbe ornare pantaloni e magliette, forse addirittura Made in Italy.
Lo ha rivelato ieri l'edizione europea del quotidiano economico americano Wall Street Journal. Secondo Juerg Brand - avvocato svizzero dell'uomo d'affari - però, Yeslam l'idea di mettere su una nuova azienda di abbigliamento ce l'avrebbe avuta parecchi mesi prima dell'11 settembre. Ma gli attentati americani non l'hanno dissuaso dallo scegliere un nome così squalificato da apporre sui suoi vestiti.

Anzi, sempre stando all'avvocato Brand, l'idea di Yeslam Bin Laden (in Svizzera si scrive con la i, ma staccato) è proprio quella di sfruttare la popolarità del cognome, anche se ufficialmente non vuol fare riferimento al fratellastro sanguinario ma al molto più rispettabile gruppo finanziario e industriale saudita Saudi Binladin Group (che il Wall Street Journal Europe stima a ben 5,65 miliardi di euro), messo su dal comune padre 71 anni fa.

«Il nome è uno dei più famosi del mondo - prosegue imperterrito l'avvocato svizzero, che parla al posto del ricco finanziere, trinceratosi nel silenzio - Noi pensiamo che le persone siano capaci di fare la differenza tra Osama e il resto della famiglia».

Forse, ma sono in parecchi nel mondo della moda a pensare che comunque vestire Bin Laden non sarebbe proprio molto decoroso: «Anche Hitler era un nome molto conosciuto - dichiara infatti al giornale Rita Clifton, presidentessa di Interbrand, un'azienda di consulenze londinese specializzata nei marchi - ma ritengo che penseremmo tutti che un paio di scarpe Hitler sarebbero, anche dopo tutti questi anni, di pessimo gusto».

Ma Mr.Yeslam Bin Laden, uno dei 53 fratelli del terrorista più ricercato del mondo, non si fa intimidire e sembra stia già attivamente cercando sia un designer per la sua linea di vestiti, sia un partner industriale che questi vestiti gli fabbrichi. «Preferibilmente in Italia», riporta il giornale.

Il logo sarà semplicissimo: solo le lettere del famoso (e famigerato) cognome scritto in arabo o in lettere latine a seconda della destinazione di vendita. «Cominceremo dal Medio Oriente per poi passare in Europa», ha detto Brand. Allo studio c'è anche la possibilità di un lancio negli Usa: gli avvocati di Bin Laden hanno preso i primi contatti per registrare il marchio oltre-oceano, nella terra dell'arci-nemico di Osama: il presidente Bush.