GDM 01/03/2002
 http://www.gdmland.it/QUOTIDIANO/0103/ESTERI/NZ11/A08.asp

Alla luce gli effetti devastanti della guerra fredda, secondo un rapporto scientifico
Test nucleari: 15.000 vittime in Usa
Gli esperimenti atomici hanno provocato tumori fra i civili

NEW YORK Nessuno li ha fasciati nella bandiera a stelle e striscie e nessuno li ha sepolti nei cimiteri degli eroi. Eppure non meno di 15.000 americani hanno perduto la vita a causa di una guerra che non hanno personalmente combattuto e che era, apparentemente, ben lontana dai confini di casa.
Questa la raccapricciante conclusione di un rapporto preparato dal «Department of Health and Human Services» e non ancora reso pubblico.
Secondo le anticipazioni che sono state pubblicate ieri mattina dal quotidiano «Usa Today», le conseguenze della guerra fredda e della corsa al riarmo nucleare sarebbero state assai peggiori di quanto si sospettasse.
I test nucleari all'aria aperta effettuati dagli americani e dagli inglesi nelle isole del Pacifico e in Nevada e quelli dei russi, dall'inizio degli anni cinquanta e fino al 1963 quando sono stati banditi, hanno infatti inquinato l'aria, l'acqua e le provviste alimentari della quasi totalità degli americani nati dopo il 1951.
Le particelle radioattive, che si sono concentrate in alcuni stati come lo Iowa, la California, il Tennessee e l'Idaho, non hanno risparmiato neppure il popoloso Midwest, il Kansas, il Nebraska e il Missouri, il Colorado e l'Utah.
Adesso, utilizzando dei modelli computerizzati che hanno tenuto conto sia delle morti per cancro che delle condizioni metereologiche e dei movimenti di popolazione negli anni in cui le due superpotenze gareggiavano per esperimentare armi sempre più potenti, gli studiosi sono arrivati ad alcune devastanti scoperte.
Non meno di 15.000 persone, hanno calcolato, sono morte a causa dell'esposizione esterna o all'ingestione di particelle radioattive e ventimila si sono ammalate di tumori non fatali. Anche se, ovviamente, i dati sono approssimativi e non è stato possibile risalire alle cause di ogni singolo decesso, gli esperti hanno calcolato che l'esposizione esterna ha provocato non meno di 22.000 casi sospetti, di cui la metà fatali.
L'inalazione o l'ingestione di alimenti probabilmente contaminati, invece, è stata considerata responsabile di non meno di 550 casi di leucemia e 2500 casi di cancro alla tiroide.
 

Gianna Pontecorboli