Sensori anti-atomica
a Washington
NEW YORK In allarme per un crescente
tam- tam di voci sui progressi
fatti da al Qaida per ottenere una bomba
nucleare o per lo meno un
ordigno atomico «sporco» l'amministrazione
Bush ha installato centinaia
di sofisticati sensori a Washington, alle
frontiere degli Usa e nelle
basi all'estero per scongiurare lo spettro
di una nuova Hiroshima.
I commando d'elite della Delta Force sono
da novembre in stato di
allerta con la missione di individuare
e sequestare materiali nucleari,
neutralizzando o uccidendo chiunque sia
sospettato di averli introdotti
negli Stati Uniti.
I nuovi sensori, molto più sofisticati
dei contatori Geiger, sono stati
impiegati anche durante recenti avvenimenti
considerati particolarmente
a rischio per la sicurezza nazionale come
il capodanno newyorchese di
Times Square, la finalissima del Superbowl
di football a New Orleans e
le ultime olimpiadi di Salt Lake City.
L'amministrazione Bush ha
inoltre dato ordine ai tre laboratori
federali atomici di sviluppare
sensori «di terza generazione»,
ha appreso il «Washington Post» che
ieri ha dedicato ampi servizi alla nuova
paura dell'atomica negli Stati
Uniti del dopo 11 settembre.
Qualche giorno fa sulla stampa americana
erano apparse indiscrezioni
secondo cui Osama Bin Laden sarebbe stato
bidonato da mercanti di armi
che gli avrebbero venduto materiale innocuo
facendogli credere che era
radioattivo. «E' successo in almeno
un caso, ha confermato
il «Washington Post», ma ciò
non dimostra che al Qaida non abbia, o non
voglia procurarsi l'atomica».