GDM 09/03/2002
 http://www.gdmland.it/QUOTIDIANO/0903/BARI_CITTA/CB05/A02.asp

La Regione interviene contro l'ipotesi dell'Enea di creare una discarica sulla Murgia
Rifiuti radioattivi? No, grazie
E per il parco nazionale si aspetta Altamura

La Regione scende in campo e blocca qualsiasi ipotesi su una eventuale discarica di rifiuti radioattivi sulla Murgia.
L'assessore all'Ambiente, Michele Saccomanno, lo annuncia senza mezzi termini: «Siamo intervenuti in sede di conferenza Stato-Regione e abbiamo espresso un parere negativo. Non siamo disponibili a trattare nulla e continueremo a muoverci su questa strada. L'Enea deve ridisegnare la mappa dei siti, rivedere le sue indicazioni».
I venti di guerra, dunque, si allontanano.
Torna d'attualità, invece, il parco nazionale della Murgia. Ieri, riunione tra i sindaci dei Comuni interessati e gli assessori provinciale Veronico e regionale Saccomanno. All'ordine del giorno la perimetrazione del parco e le norme di salvaguardia. La Regione vuole ascoltare prima di decidere. Lancia anche una proposta: riduzione della superficie del parco compensata con l'estensione della zona di protezione speciale. Nessuno vuole che questo diventi il parco dei divieti. Anzi nelle intenzioni del ministero dell'Ambiente deve essere «un cantiere pilota di produzione ambientale». Ma i rappresentanti dei Comuni (c'erano Toritto, Andria, Santeramo, Gravina, Grumo, Altamura, Cassano, Minervino, Ruvo e il referente della comunità montana Murgia Nord-Ovest) hanno sollevato una pregiudiziale di fondo.
Infatti, di perimetrazione e salvaguardia si è già ampiamente discusso in passato al tavolo di trattativa convocato dalla Provincia e al quale la Regione, seppur invitata, non ha inviato nessuno. Sono state adottate scelte condivise da tutti. Anzi, da quasi tutti. Perché ancora una volta si aspetta Altamura.
La «leonessa di Puglia» fa un timido passo in avanti (è d'accordo sulle norme di salvaguardia) ma chiede tempo per la perimetrazione (90mila ettari). Il sindaco, Rachele Popolizio, ha detto che ascolterà le organizzazioni di categoria preoccupate per i vincoli legati all'istituzione di una zona protetta. Insomma, nonostante del Parco si parli ormai da dodici anni, non si riesce ancora ad arrivare ad una soluzione definitiva che allontanerebbe una volta per tutte i fantasmi di discariche radioattive.
L'assessore Saccomanno ha preso atto della disponibilità dell'amministrazione di Altamura e aspetta una comunicazione ufficiale sull'esito degli incontri.
Intanto sulla vicenda si registra l'intervenuto del segretario generale della Flai-Cgil, Giuseppe De Leonardis e di quello provinciale, Pietro Colonna. In una nota - tra l'altro - si protesta per «l'esclusione e l'emarginazione delle organizzazioni sindacali dal confronto e dal coinvolgimento», si ricorda come «l'individuazione del governo di un sito per lo stoccaggio di rifiuti nucleari e radioattivi contrasta con i processi di sviluppo autopropulsivo presenti nel territorio» e si chiede «la convocazione di un tavolo unico di confronto, che porti rapidamente alla definizione dell'iter istitutivo del parco, delle misure di salvaguardia e di sviluppo del territorio murgiano, contro ipotesi di marginalizzazione e di pattumiera radioattiva della Murgia».

Gaetano Campione