Ieri la visita
del direttore generale Tedeschi alla Trisaia
I tagli del Governo
alla ricerca sono un «pericolo» per l'Enea
ROTONDELLA – Cinquanta milioni di euro
in meno per la ricerca scientifica e tecnologica. Il «buco»
è contenuto nella legge finanziaria. «Un drastico ridimensionamento
delle risorse potrebbe essere pericoloso», è quanto sostiene
il direttore generale dell'Enea, Gaetano Tedeschi, in visita al Centro
ricerche della Trisaia. «Ridurre le risorse di 50 milioni di euro
- commenta - significa all'atto pratico tagliare non meno di 900 stipendi,
con tutte le conseguenze annesse e connesse».
In Trisaia non si può e non si
deve abbassare la guardia. Ciò che ha in grembo l'impianto nucleare
Itrec potrebbe devastare l'intero territorio da qui all'eternità.
«Probabilmente sarebbe giusto tenere costanti
i fondi - conclude Tedeschi - per garantire la piena efficienza del centro.
Un centro sicuro è il primo passo per scongiurare eventuali
rischi». Sulla stessa lunghezza d'onda di Tedeschi, è il sindaco
di Rotondella, Mario Cucari: «Il problema nucleare c'è, ma
non lo si può gestire riducendolo ad un problema della Trisaia.
La regia deve essere nazionale». Cucari preme l'acceleratore per
l'individuazione del sito nazionale di stoccaggio. «Come ha relazionato
la commissione d'inchiesta Scalia - spiega il sindaco - le cose non volgono
al peggio, almeno per il momento. Bisognerà serrare al massimo i
tempi per liberare l'Italia da un pesante fardello. Le
strutture che gestiscono il nucleare oggi in condizioni di sicurezza saranno
altrettanto sicure fra 20 anni, se le cose dovessero andare per le lunghe?».
Ma la Trisaia non è solo Itrec.
Con l'accantonamento del «sogno» nucleare e l'apertura alle
nuove tecnologie, il centro Enea potrebbe divenire un grande polo di ricerca
con ampie prospettive occupazionali. Gli strumenti di sviluppo ci sono
e si chiamano Progetto Integrato Trisaia e Fondi Strutturali, per uno stanziamento
di oltre 50 milioni di euro, ma sono in fase di stallo da troppi anni.
«Se i progetti saranno sbloccati - dice
Cucari - ci aspettiamo prospettive occupazionali per almeno 250 unità».
A questa riflessione c'è la risposta
indiretta del direttore generale, che in un messaggio al personale e alle
rappresentative sindacali, dice: «Contiamo di adottare quanto prima
un piano di sblocco e stabilizzazione dei posti di lavoro».
Diego Marciante