Secondo segnali
raccolti a Londra la rete di Bin Laden progetta nuovi attentati
Al Qaida si organizza:
è allarme
Bin Laden: Al
Qaida si sta organizzando
LONDRA - El Makrizi,
il centro studi londinese diretto dall’estremista islamico Hani el Sebai
ha annunciato che Osama bin Laden, il mullah Omar ed il numero due di Al
Qaida, il medico egiziano Aynan al-Zawahri, stanno bene e stanno riorganizzando
le fila dei loro sostenitori. Fuggiaschi dall’Afghanistan, i capi dell’estremismo
islamico riprendono a tessere le loro trame e a riorganizzarsi. Sintomatica
la notizia, pubblicata dal quotidiano in lingua araba "Al Hayat" che al-Zawahri
è stato nominato "vice-presidente" di Al Qaida. Segnali che l’organizzazione
terroristica stia riprendendosi sono registrati anche dal "Financial Times"
che in un lungo reportage analizza il quadro generale dopo la fine delle
operazioni militari in Afghanistan. Le cellule di Al Qaida, per il giornale
britannico, si stanno riorganizzando per una nuova fase della guerra contro
l’occidente, mentre Bin Laden ha ancora più presa sulle popolazioni
arabe e sempre più sono quanti vogliono offrire contributi per sostenere
l’organizzazione. Di fatto Bin Laden manterrebbe
intatta la capacità di attaccare nuovamente l’occidente e i suoi
aiutanti quella di mantenere i contatti con la vasta base dei collaboratori
e sostenitori calcolata in circa 100mila unità. Un quadro
preoccupante sostenuto dalla constatazione che anche in piena guerra numerosi
attacchi erano stati preparati. Attentati terroristici contro le ambasciate
americana, britannica, australiana ed israeliana a Singapore sarebbero
stati sventati pochi giorni prima della loro attuazione, il tutto coordinato
e pensato da uomini di A l Qaida di Malaysia, Indonesia e Filippine.
Un altro segnale della vitalità dell’organizzazione è stato
il tentato abbattimento di un aereo dell’American Airlines da parte di
Richard Reid, il terrorista con l’esplosivo nascosto dentro le scarpe,
che era stato attivamente aiutato dalla rete europea dell’organizzazione
terroristica in collegamento via e- mail con dirigenti in Pakistan. Nel
tentativo di distruggere questa rete le forze di sicurezza hanno arrestato
- ricorda il Financial Times - centinaia di presunti attivisti di Al Qaida
sparpagliati in tutto il mondo mentre 147 Paesi hanno sequestrato 104 milioni
di dollari appartenenti a 168 tra gruppi e persone fisiche ritenuti collegati
con il sistema che finanzia le organizzazioni terroristiche. Il giornale
rileva che nessuno sa con precisione dove si nascondano i vertici di Al
Qaida anche se sembra probabile che questi si trovino ospiti delle tribù
di frontiera nell’area a nord-ovest del Pakistan. Per ora solo un alto
esponente dell’organizzazione sarebbe in mano americana, Anas-al-Libi,
mentre restano dubbi sul ruolo di quelli attualmente reclusi nel X-Ray
Camp di Guantanamo a Cuba