Scajola, altra
rivelazione su Genova
"Al Qaeda voleva
uccidere Bush al G8"
ROMA. Osama bin Laden pianificava un attentato
contro George Bush in occasione del vertice del G8 di Genova. A rivelarlo
è stato il ministro dell'Interno Claudio Scajola, il quale in un'intervista
ha affermato che la minaccia terroristica sul summit veniva direttamente
da Al Qaeda.
Dopo le polemiche scatenate dalle dichiarazioni
con cui ha spiegato di aver dato l'ordine di sparare su chi avesse tentato
di violare la zona rossa, Scajola ha precisato il vero motivo di quell'allarme:
"C'è un'inchiesta importante che stanno conducendo gli americani
sul terrorismo internazionale, alla quale l'Italia ha collaborato in modo
molto utile con l'arresto di fiancheggiatori. Spero che da questa inchiesta
- ha spiegato - si possa effettivamente sapere com'era e di quali mezzi
contava Al Qaeda nel progettare un attentato a Genova in quei giorni".
Il ministro, dunque, rivela nuovi particolari
sui giorni di Genova dello scorso luglio, mentre ancora l'opposizione tiene
alto il tono delle polemiche, facendo pesare la mancata istituzione di
una commissione parlamentare, commissione che ieri è stata chiesta
da Giuliano Giuliani, papà del giovane ucciso.
Tornado alle nuove dichirazioni, il titolare
del Viminale ha ribadito che ad allertare il dispositivo di sicurezza era
stata l'indicazione fornita dal presidente egiziano Hosni Mubarak che "si
preparava un attentato a Bush a Genova". Secondo il ministro, dunque, non
timori di generiche "infiltrazioni terroristiche" che avrebbero potuto
colpire a Genova qualsiasi rappresentante di Stato, ma due nomi specifici,
uno dell'agressore e l'altro dell'obiettivo: il primo riconoscibile in
Al Qaeda e dunque nel suo capo Osama bin Laden, il secondo nel presidente
degli Stati Uniti George W. Bush.
Il titolare del Viminale ha poi precisato
la sua posizione facendo riferimento alle indagini in corso negli Stati
Uniti e alla quale sta collaborando l'Italia.
Scajola ha poi risposto alle polemiche
precisando di aver solo "dato indicazioni al capo della polizia affinchè
fosse messa in essere ogni possibile azione prevista dalle leggi e dai
regolamenti di pubblica sicurezza per garantire la sicurezza dei capi di
stato, delle delegazioni e dei genovesi che erano all'interno della zona
rossa". E per smorzare i toni dello scontro ha ricordato che "l'eventuale
uso delle armi e legittimo ed è disciplinato dalle leggi".