VI E’ UN PROGRAMMA MILITARE TOP SECRET
PER CONTROLLARE IL NUMERO E L’INTENSITA’ DEI TERREMOTI E PER SCATENARLI?

LA GUERRA SISMICA

di GIUSEPPE COSCO

il documento completo su file doc.

Il problema dei terremoti è antico. Essi sono da sempre stati parte della storia geologica della Terra. Ne parla anche la Bibbia. Le modalità con le quali la crosta terrestre prende a scuotersi non sono affatto chiare. Un esempio tutto italiano, ancora dolorosamente impresso nella memoria, riguarda i sei mesi di scosse sull’Appennino umbro-marchigiano, che ha ridotto al silenzio i cosiddetti esperti, che l’hanno definito un “fenomeno senza precedenti”. La prima forte scossa si ebbe alle ore 2,33 del 26 settembre 1997 nei pressi di Colfiorito, piccolo Comune dell’Umbria. La magnitudine fu di 5.6. Fu solo l’inizio di un sisma infinito, più di 8.000 scosse di varia intensità registrate fino ad ora, una media di circa 100 scosse al giorno, che delimitò quella zona dell’Appennino, che va da Gualdo Tadino e arriva a Preci. E fu l’inizio dell’inferno per quella gente.
I terremoti sono provocati dallo "scorrimento" l'uno sull’altro di due strati profondi della crosta terrestre.

Secondo molti esperti, l'esplosione di una bomba atomica sotterranea nel punto di separazione dei due strati, potrebbe essere sufficiente a scatenare le energie necessarie per provocare il sisma. Oggi si sanno scavare pozzi profondi chilometri, ed è possibile raggiungere molte zone suscettibili di scatenare eventi catastrofici. Di sicuro si può osservare, grazie all’analisi dei vari dati, che alcuni di questi sembrano avvenire in concomitanza di esplosioni nucleari. Sarà una pura e semplice casualità? Certo è che il problema è degno di essere ancora studiato attentamente. La domanda, tuttavia, si fa sempre più perentoria. Riassumiamo alcuni avvenimenti del passato. L’India fece detonare, nei giorni 11 e 13 maggio 1998 nel deserto del Rajasthan degli ordigni nucleari. Il Pakistan, di risposta, ne effettuò cinque di eplosioni il 28 maggio di quell’anno e uno il 30 maggio. La “bomba islamica” è stata realizzata dal professor Abdul Qadir Khan, uno scienziato pakistano, che ha studiato e lavorato in Europa. Khan ha affermato di aver compiuto le cinque esplosioni usando uranio 235 e ha aggiunto: “L’uranio… è più sofisticato e più sicuro rispetto ai mezzi usati dagli indiani”, che invece hanno fatto delle esplosioni a fissione ed una termonucleare.

Sabato 30 maggio 1998 la terra ha tremato violentemente in Afghanistan, causando un vero e proprio disastro. I morti sono stati migliaia. E’ stato un vero e proprio terremoto assassino. Un gruppo di scienziati della Repubblica ex sovietica del Tagikistan ha detto che il terremoto devastante, seguito da tutta una serie di nubifragi violentissimi, insoliti in questa stagione, è stato causato dalle 6 esplosioni nucleari compiute dal Pakistan nei due giorni precedenti, nel vicino deserto del Belucistan. L’agenzia russa Interfax ha riportato quanto riferito dagli scienziati e cioè che la contiguità di spazio e di tempo tra le detonazioni pakistane e il terremoto assassino, con epicentro nell’Afghanistan settentrionale, lascia ipotizzare che i test siano stati la causa dell’apocalittica sciagura che ha dilaniato quel Paese.

Il punto fondamentale da chiarire è se esistono casi analoghi nel passato, ossia se è possibile trovare, studiando i test nucleari effettuati e i terremoti assassini, una prova di collegamento tra i due eventi. Uno studio di Gary T. Whiteford, Ph.D, professore di geografia alla University of New Brunswixk Frederickton, New Brunswick, Canada, getta una luce sinistra sull’intera questione. Il lavoro pubblicato da “Nexus. New Time”, edizione italiana, (n.3, Gennaio – Febbraio 1996), è stato presentato alla “Seconda Conferenza Internazionale sulle Nazioni Unite e la Pace Mondiale”, Seattle, Washington, USA 14 aprile 1989. Attingo da questo importante documento i dati statistici che esporrò nell’articolo.

Elementi precisi suggerirebbero che diversi sismi sono innescati dagli esperimenti nucleari. Una possibile relazione provata porterebbe ad altre domande ancora più inquietanti. Una delle quali potrebbe essere se oggi le superpotenze, con le loro sofisticate tecnologie, hanno acquisito una tremenda capacità, quella di attuare una sorta di “guerra sismica”, che, tra i tanti altri risultati, può mettere a soqquadro e, quindi, in ginocchio una nazione o attuare uno sterminio mirato all’eliminazione di governi interi e personaggi intoccabili diversamente. Sembra roba da fantascienza, ma, se avete un po’ di pazienza vedrete che l’ipotesi è suffragata da dati a dir poco paurosi.

Sembrerebbe davvero esserci un collegamento tra terremoti altamente distruttivi e test nucleari. Ma, andiamo con ordine. E’ risaputo che la sperimentazione nucleare vera e propria ha come data di nascita il 1951. Gli Americani, in quell’anno, fecero esplodere ben 16 bombe. Il 1963 è un altro anno importante, in quanto ebbe inizio la sperimentazione nucleare sotterranea. L’era nucleare vera e propria, tuttavia, nasce il 16 luglio 1945 quando venne fatta esplodere “Trinità” nel Nuovo Messico, ad Alamogordo. Dopo questo test, il 6 agosto 1945,  la fortezza volante Enola Gay, del colonnello Tibbets, sganciò il “Fat Man”, così venne chiamato l’ordigno nucleare, sulla città di Hiroshima. Più di 100.000 persone morirono all’istante, il 9 di agosto “Little Boy” fu sganciato su Nagasaki. Dieci anni dopo l’esplosione nascevano ancora bambini con la scatola cranica vuota.
Poi, fu una vera escalation di esperimenti nucleari. Dati alla mano, le super potenze dal 1945 fino al 1989 hanno fatto esplodere più di 1800 bombe nucleari. Dal 1980 abbiamo un altro dato relativo a quello dei test nucleari sottoterra, la media annua è di circa 50 all’anno. Lo stress ambientale del nostro pianeta è notevole. Nel frattempo, anche il numero dei terremoti è aumentato. Ben 3.419 sismi di magnitudine Richter, di intensità superiore o uguale a 6 (>=6), hanno accompagnato i primi 5 decenni del nostro secolo, 68 all’anno. Non è mica una bazzecola.

E’ illuminante, a tal riguardo, sapere che nel 1958 e nel 1960 si verificarono pochissimi test nucleari e, di conseguenza, il numero dei terremoti, due anni dopo, di Magnitudo >=6 precipitò a solamente 78 nel ’62 e 83 nel ’63. I terremoti più distruttivi, parlo di quelli che uccidono non meno di 1.000 individui, sono chiamati “killer quake”. E’ molto impressionante, a questo punto, osservare che tutti i “killer quake”, che hanno fatto sussultare la terra nell’anno ’51, hanno chiare coincidenze con i test nucleari effettuati in quel periodo. C’è di più, tra gli anni ’51 e ’88 si verificarono ben 32 sismi distruttivi. Venti di questi terribili terremoti, su 32, si verificarono in un periodo che andava dallo stesso giorno del test ai quattro successivi (come per il recente sisma che ha colpito l’Afghanistan). Esattamente: 12 terremoti assassini si ebbero nello stesso giorno del test, 3 nel secondo giorno, 2 nel terzo giorno e 3 dopo quattro giorni dagli esperimenti. Morirono più di un milione di persone.
Un altro dato sconvolgente è appurare che, mediamente, i terremoti con intensità 6,0/6,5 (scala Richter) sono addirittura più che raddoppiati dalla data di inizio dei test nucleari. Un esempio che valga per tutti, come dimostrazione della pericolosità e collegamento dei test nucleari con i terremoti assassini, è quello relativo agli esperimenti francesi effettuati, il 6 settembre del 1995 nell’atollo di Mururoa.

Ebbene, due giorni dopo, l’8 settembre, si ebbero tre terremoti a sud est del Pacifico; il 9 di settembre un quarto sisma fece tremare il Cile settentrionale.

Ci fa sapere il professore Whiteford, a pag.14 della citata rivista, che la sola Francia “condusse 1.112 esperimenti sotterraneai presso l’atollo di Mururoa, nel Pacifico del sud, dal 1975 al 1988. Come sottolineato da un recente documento del National Resources Defence Council, la Francia è accreditata di circa il 20% di tutti gli esperimenti atomici entro i dieci anni sino al 1988. Si sono verificate serie fratture nell’atollo corallino, nonché una costante contaminazione nucleare del poligono e delle acque circostanti”.
Riporto, a conclusione di questo studio, da “Nexus. New Time”, cit.), l’interessantissima tabella dei terremoti assassini, dal 1951 al 1988, coincidenti con Test Nucleari (Periodo di cinque giorni): ...

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