IL CENTRO 05/12/2001
http://www.ilcentro.kataweb.it/ilcentro/arch_05/pescara/cronaca/cc304.htm

Vigili, una cerimonia senza festa
per i colleghi che non ci sono più
Quattordici ausiliari hanno prestato giuramento

di Vladimiro Polchi

PESCARA. Quattordici giovani ausiliari hanno prestato giuramento ieri mattina in occasione della festività di Santa Barbara, patrona dei pompieri. Alla cerimonia, nella sede del comando provinciale dei vigili del fuoco di Pescara (in viale Pindaro), hanno partecipato numerose autorità. Tra gli altri erano presenti: il sindaco Carlo Pace, il presidente della Provincia Pino De Dominicis, il prefetto Andrea Gentile e l'arcivescovo Francesco Cuccarese.
Ma il programma della cerimonia è stato stravolto: non si è tenuta alcuna esibizione o simulazione, né si è allestito il rinfresco. La festa ha avuto, infatti, toni composti e dimessi, in memoria dei vigili del fuoco periti il 27 novembre nell'esplosione del palazzo di via Ventotene a Roma. La sciagura è stata ricordata dall'arcivescovo nel corso della messa e dal comandante provinciale dei pompieri, Dante Ambrosini.
A giurare sono stati gli ausiliari del 176º e 177º corso: Tritapepe, Marchesani, Di Quinzio, Di Febo, Sagazio, Palma, Crescia, Scannella, Di Marco, Florindi, Golletta, Ambrosini, Cicconetti e Talanca. Insieme a loro hanno giurato 1.250 pompieri in tutta Italia.
Subito dopo il giuramento, è stato inaugurato un monumento «ai vigili del fuoco caduti in servizio nell'adempimento del dovere» ed è stata deposta una corona di fiori.
La lapide è stata dedicata a due pompieri pescaresi: Pantaleone Surricchio deceduto nel '53 e Camillo Di Cintio, morto nel '83. «Ma il monumento è in onore di tutti i vigili che si sono immolati per aiutare il prossimo», ha spiegato il comandante Ambrosini.
Sono stati anche ricordati i moltissimi campi di intervento dei pompieri. Basta pensare che lo scorso anno su 630 mila operazioni compiute in tutta Italia, solo il 30 per cento ha riguardato lo spegnimento di incendi.