La Nuova Venezia
21/01/2002
http://www.nuovavenezia.kataweb.it/nuovavenezia/arch_21/venezia/attualita/va704.htm
Un anno fa la
prova generale per eliminare Osama
Powell: «Non
sappiamo dove si trovi Bin Laden»
WASHINGTON. Il segretario di Stato americano
Colin Powell ha dichiarato ieri di non avere alcuna conferma della morte
di Osama Bin Laden. Powell, intervistato a Tokyo dalla tv americana Fox,
ha definito «illazioni» quelle fatte di recente dal presidente
pachistano Pervez Musharraf secondo cui Osama «da tempo in dialisi
sarebbe morto per problemi renali».
«La verità è che non
sappiamo dove si trovi Osama Bin Laden in questo momento - ha detto Powell
- useremo tutte le risorse a nostra disposizione per rintracciarlo e assicurarlo
alla giustizia». Powell ha aggiunto che la caccia continuerà
fino a quando sarà necessario: «Un giorno, un mese o dieci
anni. Se è ancora vivo, lo troveremo. Se è morto, giustizia
è stata fatta».
Il ministro della Difesa Donald Rumsfeld
ha detto che lo sceicco potrebbe essere fuggito in diversi paesi: «Ha
trascorso diverso tempo in Sudan e Somalia. Ha alleati in Cecenia e Kashmir.
E' originario dell'Arabia Saudita di una località vicina allo Yemen.
Le possibilità sono molte». Ha rivelato che durante la caccia
a Bin Laden in Afghanistan alcuni gruppi locali si sono rifiutati di assistere
gli americani.
Washington Post rivela intanto che a giugno
la Cia effettuò la prova generale per l'uccisione di Bin Laden costruendo
nel deserto del Nevada una replica della villa usata più volte dal
capo di Al Qaida alla periferia di Kandahar. La prova si era conclusa con
un successo. Un Predator armato con un missile aveva sorvolato la riproduzione
della villa lanciando il razzo da circa tremila metri di altezza e da una
distanza di poco più di seimila metri. Il missile aveva centrato
la villa con una forza distruttiva in grado di uccidere tutte le persone
presenti nell'abitazione, in qualsiasi stanza si trovassero. Gli americani
erano in grado di sferrare il micidiale attacco con pochi minuti di preavviso,
una volta segnalata la presenza del terrorista nel rifugio. Ma allora la
determinazione dell'amministrazione Bush nel liberarsi del capo di Al Qaida
non era costante anche se in privato Bush e i suoi criticavano l'incertezza
della politica contro il terrorismo ereditata da Clinton.