All’opera
polizia bosniaca e Sfor
Sequestrato
in Bosnia materiale nucleare
Materiale per costruire una bomba nucleare
tattica che dei trafficanti croati di Bosnia volevano vendere a terroristi
internazionali è stato intercettato ieri e recuperato da carabinieri
della Sfor e polizia bosniaca. Nell’operazione sono state arrestate finora
quattro persone e sono stati sequestrati dei contenitori metallici con
sostanze radioattive, che portano la sigla dell’ex esercito jugoslavo,
Jna. Gli arresti e i sequestri sono avvenuti presso Kiseljiak, 30 chilometri
a nord di Sarajevo, in una zona abitata in maggioranza da croati di Bosnia.
In Bosnia esistevano industrie militari in grado di produrre materiale
radioattivo per il Jna, l’esercito popolare della disciolta Jugoslavia,
ma si trattava di elementi non adatti alla costruzione di bombe, e comunque
la loro quantità era piuttosto scarsa. Lo ha detto all’Ansa Sasa
Radic, uno dei massimi esperti indipendenti serbi in questioni militari,
precisando che quel materiale poteva tutt’al più venire utilizzato
per proiettili di artiglieria. Fonti dell’esercito che hanno preferito
mantenere l’anonimato hanno d’altro canto precisato che durante il conflitto
bosniaco molte basi militari erano state abbandonate o conquistate dall’una
o dall’altra fazione in guerra, ed è quindi possibile che contenitori
del Jna siano stati sequestrati per poi essere utilizzati in vari modi.