«Il deposito
di scorie non deve essere autorizzato»
Approvato in
Consiglio a Monticelli un documento di solidarietà al sindaco di
Caorso
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Monticelli - Il Consiglio comunale
di Monticelli, nei giorni scorsi, ha approvato all'unanimità una
serie di provvedimenti. Si è trattato, nell'ordine, dell'individuazione
delle zone non metanizzate del territorio comunale (i residenti in queste
zone, non potendo servirsi di gas metano, hanno diritto a riduzioni di
prezzo per l'uso dei combustibili alternativi, come il gasolio); della
proroga - valida fino al 30 aprile - per il pagamento della Cosap (il tributo
comunale sulla pubblicità); e di una riduzione dell'Ici per enti
privati che svolgano funzioni assistenziali, didattiche, culturali e ricreative
(sono attualmente compresi nella lista la casa protetta per anziani e l'asilo
parrocchiale): pagheranno il 2,5 per mille, contro il 4,7 per mille delle
prime abitazioni e il 5,4 per mille applicato agli altri immobili. E'
stato approvato anche, ma con un'astensione, un documento di solidarietà
al Comune di Caorso, il cui sindaco Daniele Nastrucci intende rifiutarsi
- finché non sarà stato realizzato il sito nazionale di smaltimento
definitivo dei rifiuti radioattivi - di rilasciare alla società
Sogin la concessione edilizia per la costruzione di un deposito destinato
a ospitare le barre di combustibile irraggiato ad alta radioattività
della centrale nucleare in corso di smantellamento a Zerbio.
Si è trattato, da parte del Consiglio, della risposta a un appello
lanciato da Nastrucci a tutti i Comuni che sorgono entro 15 chilometri
da Caorso, e che ha già riscosso atti di sostegno di diversi Consigli
comunali del Piacentino, del Cremonese e del Lodigiano. Ad astenersi, a
Monticelli, è stato il consigliere di minoranza Enrico Giarola,
che ha affermato: «Non mi risulta che questi depositi costituiscano
un pericolo per la salute pubblica. E poi i cittadini di Caorso dovevano
prevedere questo genere di problemi trent'anni fa, quando hanno accettato
la costruzione della centrale».
Oliviero Marchesi