IL MANIFESTO - 23/11/2001
http://www.ilmanifesto.it/oggi/art20.htm

Giallo sull'atomica israeliana
Processo negli Usa allo scienziato che ha fornito 810 detonatori nucleari
MI. GIO. - GERUSALEMME

Tutti, a Washington e nelle capitali europee, sanno che esiste, ma ufficialmente non se ne parla. E' il potenziale bellico nucleare "non convenzionale" d'Israele, reso noto al mondo - ma ignorato - dalle rivelazioni fatte al Sunday Times dal tecnico della centrale atomica di Dimona (Neghev), Mordechai Vanunu, in carcere in Israele dal 1986. Se ne parla di nuovo in questi giorni proprio negli Stati Uniti. Si è aperto infatti lunedì presso la Corte federale di Los Angeles il processo contro lo scienziato americano Richard Kelly Smith accusato di aver fatto arrivare in Israele componenti essenziali per la produzione di bombe atomiche. Ne ha dato notizia ieri il quotidiano Haaretz. Smith, 72 anni, era ricercato da 16 anni dall'Fbi per aver venduto al ministro della difesa d'Israele 810 "interruttori elettronici" usati come detonatori per le armi nucleari e gli Stati Uniti sospettano che siano serviti al programma atomico bellico.
Lo scienziato, segnalato negli anni passati in Israele e Gran Bretagna, è stato arrestato in Spagna ed estradato lo scorso fine settimana negli Usa. Quando, nel 1985, la vendita illegale venne scoperta, Israele negò tutto: gli "interruttori" servivano all'industria farmaceutica nazionale (ma furono comprati dal ministero della difesa). In seguito ammise tutto e si dichiarò disposto a restituire parte degli 810 "interrutori". Smith, un ingegnere aeronautico, ha avuto una brillante carriera. Ha lavorato per 17 anni per una nota industria militare statunitense, è stato consulente per la Nato e le forze aeree statunitensi; ha partecipato alla progettazione del bombardiere B-1 e di alcune astronavi. Sin dal 1973, a capo dell'industria di componenti elettronici "Milco", ha avuto stretti rapporti con Israele. Per Haaretz l'Fbi sospetta che la "Milco" sia stata creata negli Usa dal governo israeliano per procurarsi i detonatori nucleari. La "Milco" ha venduto questi sofisticati componenti elettronici anche a Taiwan, non autorizzato a comprarli perché, come Israele, non ha firmato il trattato di non-proliferazione nucleare. Le indagini sulle attività di Smith hanno portato l'Fbi a fare la conoscenza di un uomo d'affari di Tel Aviv, Arnon Milchan, che, per Haaretz, era il "collegamento" tra "Milco" e ministero della difesa isreliano. Milchan, che non è tra gli imputati a Los Angeles, dopo aver lavorato nell'industria chimica di famiglia (legata a doppio filo con il ministro della difesa), a metà anni Ottanta si è trasferito a Hollywood diventando produttore cinematografico di successo.