La Nazione 02/12/2001
http://www.lanazione.monrif.net/chan/2/11:2788257:/2001/12/02
Martino:
«Dalla Bosnia può arrivare di tutto»
Jacchia:
«Ma la ex Jugoslavia non ha plutonio»
ROMA — E' tutta
avvolta lel mistero la vicenda dei presunti ordigni radioattivi sequestrati
dai carabinieri della Sfor vicino Sarajevo: il contenuto dei cilindri deve
essere ancora analizzato.
Di certo, però, la vicenda solleva
ancora una volta il coperchio sugli affari di Osama Bin Laden in Europa.
Con molta probabilità, infatti, lo «sceicco» del terrore
cerca nel nostro continente componenti per armi nucleare.
Ieri sulla vicenda è intervenuto
il ministro della Difesa, Antonio Martino. «Questi contenitori sequestrati
in Bosnia — ha detto Martino — potrebbero anche contenere materiale radioattivo,
ma ancora non lo sappiamo. La Bosnia vive una situazione di apparente normalità,
grazie alla presenza dei nostri militari. Sotto l'apparente calma covano
comunque focolai di tensione. Sappiamo anche che in quella zona, come in
altre, il commercio di materiali vietati è sempre stato abbastanza
florido».
Secondo il direttore del Centro studi
strategici, Enrico Jacchia, «queste notizie
dalla ex Jugoslavia creano apprensione, ma «al controllo di sicurezza
nucleare della Comunità Europea giungono costantemente denunce di
trattative che poi si rivelano infondate. Cinque chili di plutonio polverizzarono
Nagasaki, quindi chi pretendesse di possederli per venderli ambirebbe a
un affare multimiliardario. Ma la ex Jugoslavia — sempre secondo Jacchia
— non ha mai posseduto nè plutonio nè uranio 235 puro in
quantità tali da progettare una bomba».