La Nuova Sardegna 11/04/2002
 http://www.lanuovasardegna.quotidianiespresso.it/lanuovasardegna/arch_11/sardegna/piano/sl602.htm

Grido d'allarme di Legambiente
«Il governo ritorna al nucleare»
 

ROMA. «La Commissione Attività produttive della Camera, con un colpo di spugna su decenni di sapere scientifico e cultura ambientalista, rilancia carbone e nucleare. E Matteoli cosa fa, resta a guardare?».
Se lo chiede Ermete Realacci, presidente di Legambiente: sul Sole24ore di ieri è stata infatti pubblicata l'anticipazione delle conclusioni dell'indagine conoscitiva svolta appunto dalla Commissione Attività produttive della Camera.
Documento che dovrà orientare il nuovo disegno di legge sul riassetto energetico e che indica per energia nucleare - ricerca in Italia, finchè non ci sarà un ripensamento del voto popolare che lo mette al bando, e investimenti all'estero - e carbone, un ruolo strategico nell'approvvigionamento energetico.
«Sono inutili i tentativi di tranquillizzare l'opinione pubblica - prosegue Relacci - su un possibile ritorno dell'Italia nel club dell'atomo se poi le parole del Ministro sono contraddette dai provvedimenti del Parlamento e degli altri membri del governo. La pagina del nucleare in Italia è stata definitivamente voltata con un voto popolare che a larghissima maggioranza ha sancito il rifiuto di questa opzione energetica.
Nessuna politica può contemplare un ritorno anacronistico e impopolare all'energia dell'atomo.
A Matteoli chiediamo parole chiare e definitive sul nucleare e sull'idea peregrina di tornare ad una fonte fortemente inquinante come il carbone.
E chiediamo che alle parole facciano seguito corrispondenti impegni nella politica governativa. Siamo stanchi delle ambiguità dell'Esecutivo».