IL NUOVO 31 DICEMBRE
2001, ORE 19:00, aggiornato alle 21:00
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Alamogordo, Harry Potter al rogo nel Paese dell'atomica
Nel
piccolo centro del New Messico dove Fermi mise a punto
la
formula dell'esplosione nucleare, il fondatore di una chiesa
d'impronta
radicale ha bruciato i libri della Rowling.
MILANO - Un rogo per bruciare i libri
di Harry Potter. Un rito di magia nera, quasi, per esorcizzare il demonio
che si nasconde nel piccolo e saccente maghetto inglese. Almeno
a detta dei fedeli della chiesa Christ Community. Ma a incrociare le coordinate
del rito, in una geografia culturale e pazzesca, forse ci si è messo
proprio il diavolo. La pira che ha inghiottito le pagine stampate
della Rowling si è accesa aAlamogordo, la città del New Mexico
dove il gruppo dei fisici guidato da Enrico Fermi e da Oppenheimer individuò
per la prima volta la formula della bomba atomica. Un rogo per scacciare
un rogo? Una messinscena sabbatica, capitanata dal reverendo Jack Brock,
sulle ceneri di un fuoco, quello atomico (anche se in scala ridotta e solo
in laboratorio) ben più grande e nefasto? Forse
è proprio questa la vera magia nera dell'era moderna. A
Fermi fu assegnato il Premio Nobel nel 1938, per aver studiato e realizzato
la prima reazione nucleare in laboratorio.
L'esorcismo culturale è arrivato
puntuale, come padre Brock aveva annunciato e promesso . Tra canti propriziatori
e salmi le fiamme hanno ingoiato i volumi sotto l'occhio di centinaia di
concittadini che protestavano contro l'atto definito ''medievale''.
''I libri di
Harry Potter distruggeranno la vita di molti giovani'' ha dichiarato Brock,
spiegando di vedere nelle vicende del bambino-mago una sorta di avviamento
della gioventù alla stregoneria. Il giorno di Natale Brock aveva
attaccato i libri della scrittrice britannica Joanne Kathleen Rowling,
contrapponendo la figura di Harry Potter a quella del Cristo e
anticipando il rogo di ieri sera. La chiesa
di Brock è piccola, in cerca di pubblicità. Ma negli Stati
Uniti quella contro Harry Potter sta diventando una missione per molte
comunità religiose d'impronta radicale. Tra l'altro, il film Harry
Potter e la pietra filosofale ha ottenuto anche negli Stati Uniti un incredibile
successo, proprio come i libri.
Tra le centinaia di persone che protestavano
contro la manifestazione di intolleranza e facevano ordinatamente ala
lungo la via di fronte alla chiesa c'era
anche un giovane mascherato da Adolf Hitler.
Il primo a scagliarsi con rabbia contro il piccolo mago era stato padre Gabriele Amorth, presidente dell' Associazione internazionale degli esorcisti. Mettendo in guardia genitori e bambini aveva sentenziato: ''In Harry Potter c'è la firma del re delle tenebre, il diavolo''. Il religioso modenese aveva poi precisato che ''La morale e l' insegnamento etico di questo libro-film si riassume in più punti. Per esempio, le regole si possono tranquillamente infrangere se non sostengono i proprio interessi, mentire è giustificato, efficace ed accettabile per raggiungere il proprio scopo''.
Di tutt’altro parere l'arcivescovo di Canterbury, Gorge Carey, primate della Chiesa anglicana d'Inghilterra, che ha citato il piccolo apprendista-mago nel suo messaggio di fine anno. Trasmesso questa sera dall'emittente Tv di Stato britannica, la Bbc, a milioni di fedeli, il discorso è pieno di riferimenti alla creatura della scrittrice scozzese J. K. Rowling. Il tema dominante del sermone è l'amore, la cui forza trionferà sui momenti più bui della vita terrena, come il fatidico giorno dell'11 settembre.
''Anche l'undici settembre la gente che normalmente definiremmo ordinaria ha fatto azioni straordinarie ed eroiche - ha affermato l'arcivescovo -. Su un aereo condannato, ha lottato contro i dirottatori. Nelle torri colpite ha rischiato, ed a volte, ha perso la vita per cercare di salvare il prossimo. Davanti alla morte, molti hanno pronunciato le ultime parole d'amore''. Forse per alleggerire il suo messaggio, l'arcivescovo ha quindi ammesso di aver visto il film Harry Potter e la pietra filosofale. E ha anche detto di essersi ''veramente divertito''.
Ma poi, prendendo spunto dal film, il primate della Chiesa anglicana ha tenuto a sottolineare che è possibile fare del bene: ad Harry Potter, ha sottolineato Carey, viene detto che ''il bene e il male non esistono. Esiste solo il potere, e quelli troppo deboli per cercarlo''. Ciò non ha senso, ha aggiunto l'arcivescovo, come lo stesso apprendista-mago è riuscito a dimostrare.