Il Nuovo 11/12/2001
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Ciampi: Ue più unita contro il terrorismo

Il Capo dello Stato dice che occorrono "nuove relazioni internazionali" e lancia un monito all'Europa: "L'euro deve spingere i Quindici a creare nuove istituzioni proprie di uno stato federale".
 
 
ROMA - Combattere il terrorismo attraverso una nuova impostazione delle relazioni internazionali. Il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, in un messaggio inviato al presidente della Banca nazionale del lavoro, Luigi Abete, in occasione del convegno 'Le radici del futuro - Economia e società'', dice che ''mentre il terrorismo vorrebbe far vacillare alcune nostre certezze, diventa più forte la necessità di una nuova impostazione delle relazioni internazionali''.

''Il futuro economico, politico, sociale dell'Europa - aggiunge Ciampi - ha assunto una nuova prospettiva. La moneta unica, l'euro, è un passo fondamentale che a mio avviso prelude  e postula necessariamente ulteriori progressi: 12 paesi - domani ci auguriamo 15 paesi - che mettono in comune la moneta saranno inevitabilmente spinti a ulteriori avanzamenti, a ulteriori integrazioni, a creare nuove istituzioni, proprie, alcune, di uno stato federale, altre di una confederazione. La consapevolezza dei valori che uniscono tutte le Nazioni indica l'esistenza di principi propri di tutta la comunità internazionale. Non so se esista un'unica civiltà mondiale, so per certo che, nel mondo, le diverse civiltà esprimono tutte l'anelito ad una migliore condizione umana e al rispetto della dignità dell'individuo''.

Ciampi aggiunge che negli ultimi decenni l'occidente ha raggiunto livelli di prosperità senza precedenti anche se ''questo progresso, economico e sociale, si è esteso in molte parti del mondo. Ma troppe sono ancora quelle escluse. Dobbiamo portare avanti, intensificandole e moltiplicandole, iniziative concrete per il progresso civile ed economico dei paesi meno sviluppati: la lotta alla povertà, all'analfabetismo, all'aids, sono le grandi sfide che ci attendono alla prova dei fatti, per riscattare tanta parte dell'umanità''.

Per il capo dello Stato, comunque, ''non esistono scorciatoie. Occorrerà tenacia di impegno per raggiungere gli obiettivi della 'dichiarazione del millennio' ribaditi nel G8 di Genova. E' tempo tradurla in fatti, con opere che innalzino concretamente il tenore di vita delle popolazioni svantaggiate, con iniziative che favoriscano l'affermazione della pace, laddove prevale ancora la violenza. Ce lo impone, ce lo comanda - conclude Ciampi - la nostra coscienza''.

(11 DICEMBRE 2001; ORE 11:50)