Bordate dalla
Casa Bianca contro Israele, Iraq e Al Qaida
Bush se la prende
con mezzo mondo
Washington (Usa)
Ne ha avuto per tutti George W. Bush nella
sua prima conferenza stampa alla Casa bianca da cinque mesi a questa parte.
Il presidente degli Stati uniti ha dapprima criticato Israele affermando
che «quanto ha recentemente fatto non aiuta a creare le condizioni
per la pace», poi ha attaccato l’Iraq e infine ha parlato della guerra
al terrorismo affermando che ormai Osama Bin Laden «è messo
in un angolo».
MEDIO ORIENTE - Sulla questione nel Medio
Oriente, dove oggi giungerà l’inviato speciale americano Anthony
Zinni e dove è già presente il vice presidente Dick Cheney,
Bush ha criticato lo Stato ebraico. «Ciò che sta facendo Israele
adesso - ha detto - non favorisce la creazione delle condizioni per l’attuazione
del piano Tenet, ma non avrei chiesto a Zinni di andare laggiù se
non avessi pensato che ha una chance (di creare le condizioni per l’attuazione
del piano Tenet)». Ma Bush ha poi rilevato che il problema centrale
della questione mediorientale è «il riconoscimento del diritto
di Israele ad esistere» ed è per questo che - ha aggiunto
- «abbiamo sostenuto fortemente il progetto del principe ereditario
(saudita Abdullah, ndr)» che prevede il riconoscimento di Israele.
IRAQ - Saddam Hussein «è un problema che gli Usa intendono affrontare», ha affermato Bush, che si è detto «profondamente preoccupato per l’Iraq». «Si tratta di un paese guidato da un uomo disposto ad uccidere la propria gente... un uomo che non consente l’ingresso degli ispettori internazionali nel suo paese...». Gli Usa, ha aggiunto Bush, «consulteranno gli alleati su come rendere il mondo più sicuro a proposito dell’Iraq».
TERRORISMO - Osama Bin Laden «è un uomo messo in un angolo», ha poi detto Bush, «il governo che lui sosteneva è stato distrutto». Bush ha peraltro aggiunto di non sapere dove sia attualmente il capo di Al Qaida, «forse in una grotta», ha suggerito. «Focalizzarsi su una singola persona darebbe un messaggio sbagliato, ha affermato Bush,«il terrorismo non è solo una persona».
NUCLEARE - A una domanda sulle rivelazioni sul nuovo piano nucleare Usa che prevede anche la produzione di «bombe atomiche leggere», il presidente americano ha detto che l’arsenale nucleare «è uno strumento di dissuasione», ma ha aggiunto che «tutte le opzioni sono sul tappeto, quando si tratta di difendere gli Stati Uniti e i nostri alleati».
IMMIGRAZIONE - Bush ha anche dato la sveglia
all’Ufficio dell’immigrazione, annunciando che verrà riformato il
prima possibile. Proprio mercoledì la scuola di volo della Florida
Huffman, quella frequentata dai terroristi, aveva ricevuto i visti concessi
ai due kamikaze dall’Ufficio dell’immigrazione.