Il Piccolo 19/12/2001
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LUBIANA L’intesa sarà siglata dai ministri responsabili del settore energetico di Slovenia e Croazia
Oggi si firma l’accordo su Krsko
Presenti alla cerimonia i due premier, Drnovsek e Racan

LUBIANA - Sarà firmato in mattinata a Krsko, l’accordo sloveno-croato sulla locale centrale nucleare. A siglare il documento saranno i responsabili del settore energetico: per Lubiana, il ministro dell’ambiente Janez Kopac, per Zagabria il titolare del dicastero economia, Goranko Fizulic.

Presenzieranno alla cerimonia anche i rispettivi primi ministri, Janez Drnovsek ed Ivica Racan. Una presenza significativa perchè i due premier vogliono accelerare la soluzioni degli altri problemi aperti tra i due Paesi: confini e risparmi dei croati alla Ljubljanska Banka, bloccati da dieci anni.

Si concluderà così una lunga trattativa tra i due governi, che aveva portato all’intesa già nell’estate scorsa. I punti principali riguardano i diritti di proprietà sull’impianto atomico. Saranno suddivisi equamente tra Slovenia e Croazia. I due stati si spartiranno anche le spese per la manutenzione e per il graduale smantellamento delle strutture, previsto per il 2023. Non appena attuato l’accordo, il sistema elettro-energetico croato tornerà ad allacciarsi alla centrale di Krsko, sospendendo una moratoria durata quasi quattro anni.

La ratifica delle norme non sarà però una semplice formalità. In Slovenia, fa discutere la decisione di mantenere nei depositi temporanei di Krsko le scorie radioattive e gli altri materiali di scarto, derivanti dalla fusione nucleare. Sarebbero trasferiti altrove soltanto tra una ventina d’anni, dopo la chiusura della centrale. I rischi per l’ambiente sarebbero troppo alti, sebbene i fusti contenenti le scorie siano ritenuti sicuri.
L’opinione pubblica regionale è insorta, chiedendo che l’accordo non sia firmato e che la questione sia rivista. Al governo di Lubiana e al premier si sono rivolti, in una lettera aperta, anche alcuni deputati originari della zona direttamente interessata.
r. c.