Cinquanta ragazzi
di Chernobyl
ospiti del Centro
di Ancarano
ANCARANO - Una nuova consistente comitiva composta da una cinquantina di ragazzi, dai 12 ai 16 anni, provenienti dalle zone colpite una quindicina di anni fa dalla catastrofe nucleare di Chernobyl, si trova nel centro di riabilitazione di Punta Grossa, poco distante da Ancarano, a due passi dal confine italo-sloveno. I ragazzi, accompagnati da alcuni insegnanti, stanno trascorrendo tre settimane di vacanza. L’iniziativa umanitaria venne avviata nel ’97 e «anche quest’anno in concomitanza con le imminenti festività – spiega la direttrice del centro, Tatjana Zigon – abbiamo deciso di ospitare nelle ultime settimane del 2001 e nelle prime dell’ormai imminente 2002, ragazzi provenienti dalla Bielorussia».
«La maggior parte di essi vive in
alcuni centri poco distanti dalla città fantasma di Chernobyl –
prosegue – oltre che di svago essi hanno bisogno di una sana e abbondante
nutrizione e di cure riabilitative. Il programma prevede l’ospitalità
per un centinaio di ragazzi dai primi giorni di dicembre fino a metà
gennaio. Suddivisi in due scaglioni, si alterneranno nei nostri stabilimenti
di particolare attrattiva soprattutto per le piscine al coperto e all’aperto».
La direttrice ricorda infine che l’iniziativa
viene supportata finanziariamente da una fondazione americana di Cleveland.
r. s.