Stradella. Per
ospitare i bambini bielorussi
Via al piano
Chernobyl «Si cercano famiglie»
(p.r.).
STRADELLA. Parte, anche nel 2002, il progetto
Chernobyl, attuato da 7 anni, per iniziativa di Legambiente e del Comitato
Bambini Bielorussi di cui è presidente il parroco don Bruno Bottallo.
«Stiamo cercando - segnalano i volontari
del comitato - famiglie disposte ad accogliere un piccolo ospite il prossimo
agosto». Il progetto, anche per il 2002, offre ospitalità
a gruppi di bambini accompagnati da assistenti per un periodo di 30 giorni
e si tratta di un'iniziativa umanitaria («esperienza difficilmente
dimenticabile», segnala il comitato di accoglienza) a favore di bambini
bielorussi, ucraini e russi colpiti da radiazioni dopo il disastro nucleare
di Chernobyl. «Purtroppo - viene ricordato dai volontari del comitato
di accoglienza - anche a distanza di 16 anni ci sono sempre zone altamente
contaminate dove risiedono milioni di persone. I bambini sono le principali
vittime delle radiazioni e il numero dei malati aumenta vertiginosamente.
Per questo motivo un mese di permanenza in luoghi non contaminati, seguendo
una dieta appropriata, consente loro di perdere dal 30 al 50% di cesio
radioattivo». Chi fosse interessato a partecipare al progetto Chernobyl
2002 e quindi a ospitare un bambino od una bambina bielorussa, ucraina
o russa, può mettersi in contatto con i seguenti volontari: Valeria
0385/245788 (0385/49510 di sera), Annamaria tel. 0385/43929 e Donatella
0385/49045 (solo di sera). Prosegue anche la raccolta di fondi per finanziare
il progetto: è possibile effettuare versamenti sul conto corrente
11023/1 aperto presso la filiale di Stradella di IntesaBci-Cariplo ed intestato
a «Comitato per l'accoglienza per bambini bielorussi».