Nel
1999 nasce a Segrate (MI) il primo Comitato "STOP all'uranio 238!". Basando
il 90% dell'attività su Internet, unico sistema per poter tenere
i contatti, acquisire le informazioni e redistribuirle, poco dopo viene
attivato il sito "STOP U-238!" raggiungibile all'indirizzo: http://stop-u238.i.am
che oggi [settembre 2000] ha la dimensione di 45 MB. I frequentatori del
sito sono circa 5.600 di cui un 10% proveniente da comunità italiane
all'estero.
Il
Comitato traccia una mappa della situazione in Italia relativamente all'uranio
impoverito. Si scopre che in numerosi settori civili per decine d'anni
si è utilizzato l'uranio impoverito al posto di altri materiali
innocui o meno pericolosi: settore ospedaliero, aeronautico etc. Il rischio
è grave poiché in certi casi, specialmente in caso di incendio,
la popolazione rimane contaminata con conseguente aumento dei casi di cancro
provocato dalle radiazioni. In poco tempo, nasceranno altri comitati "STOP
U238!" in varie città: Varese, La Spezia, Gorizia, Firenze, Perugia.
Sulla
base delle informazioni raccolte, il Comitato sporge una denuncia presso
i Carabinieri NAS di Milano. Nel frattempo, il Comitato cerca di entrare
in contatto con organizzazioni ambientaliste che dovrebbero occuparsi dell'argomento,
ma con scarso successo. Solo all'estero trova organizzazioni interessate
al problema: si tratta di ONG che difendono gli interessi dei reduci delle
guerre dove è stato impiegato l'uranio: Iraq, Kuwait e Bosnia, e
di una Fondazione che cura gli interessi delle vittime dell'incidente aereo
di Amsterdam del 1992. Nasce così, per iniziativa del Comitato,
ENADU (European Network Against Depleted Uranium) dove sono membri il Comitato
stesso, la Laka Foundation olandese e la CADU inglese [http://enadu.i.am].
Fin dall'inizio il Comitato aveva contattato vari deputati parlamentari
ed i mezzi di informazione. Seguiranno quindi svariate interrogazioni parlamentari
[almeno 10 al parlamento europeo], vari articoli sui giornali ed alcune
trasmissioni televisive.
Si
decise quindi di creare una ONG-ONLUS, denominata "Osservatorio Etico Ambientale",
per rappresentare i vari comitati locali.
Azioni
intraprese al febbraio 2001:
1)
Creazione di un ampio database sull'attività del Comitato, aggiornato
quotidianamente su Internet all'indirizzo: http://listen.to/oea
2)
Avvio dell'inchiesta da parte della Magistratura di Milano sulla base della
denuncia presentata dal Comitato il 16 luglio 1999;
3)
Denuncia da parte dei Vigili del Fuoco di Malpensa per l'uranio sugli aerei
sulla base del ns. materiale;
4)
Nascita di altri comitati "STOP all'uranio 238!" in sei città;
5)
Creazione del Network europeo contro l'uranio impoverito: ENADU European
Network Against Depleted Uranium, http://enadu.i.am
Hanno
già aderito la CADU inglese (Campaign Against Depleted Uranium)
e la olandese LAKA Foundation (database nucleare);
6)
Il Comitato venne chiamato dal Tribunale Internazionale sui crimini della
NATO nei Balcani, a relazionare sull'uso dell'uranio durante il conflitto
contro la Repubblica Federale Yugoslavia. Il relativo dossier fu presentato
a Ramsey Clark, a Roma, il 1 novembre 1999;
7)
Scambio di informazioni con vari politici che hanno potuto effettuare svariate
interrogazioni parlamentari sulla base del materiale fornito;
8)
Il Comitato ha scritto a vari membri della 3a Commissione Esteri che avevano
effettuato la prima risoluzione sulle armi all'uranio impoverito, con le
critiche ai loro interventi. Ha quindi esercitato un ruolo efficace per
l'ottenimento della stesura della seconda risoluzione riformulata in modo
più corretto e che attiva il Governo italiano ed europeo a nominare
delle Commissioni d'indagine;
9)
Il Comitato ha creato un pool di avvocati negli USA per studiare l'ipotesi
di una causa per i danni causati dalle società coinvolte nell'immenso
riciclaggio di scorie nucleari perpetrato negli ultimi decenni.
10)
Il Comitato ha partecipato a tre trasmissioni televisive su TelePadania
sul tema dell’uranio impoverito, fornendo filmati inediti dei reduci della
guerra del Golfo e affrontando i problemi legati alle bombe Nato sganciate
nel mar Adriatico.
11)
Il Comitato Stop-U238! sezione Friuli Venezia Giulia ha inviato presso
tutti i comuni del mandamento, presso la Prefettura, le Forze dell’Ordine,
la Protezione civile, la Croce Rossa, l’Agenzia dell’Ambiente regionale,
la Giunta Regionale ed il Consiglio, ampia documentazione sull’uso di Uranio
238 in campo aeronautico civile.
Nel
corso della conferenza del 13 dicembre, presso il Consiglio comunale di
Ronchi dei Legionari venne fondata ufficialmente l’associazione OSSERVATORIO
ETICO AMBIENTALE, nella quale si riconoscono i vari comitati STOP-U238!
italiani.
12)
Il 23 dicembre ha avvisato a riguardo dei rischi relativi all'incidente
di Londra del Boeing 747, l'incendio di uranio è stato poi confermato
dalla stampa internazionale solo ai primi di gennaio;
13)
Il 18 gennaio ha relazionato alla Terza Commissione Affari Esteri denunciando
fatti che non erano a conoscenza nemmeno dell'inviato dell'OMS. La relazione
è stata pubblicata su Internet ed ha ricevuto il giudizio "eccellente"
da alcune organizzazioni internazionali qualificate come la Laka Foundation
di Amsterdam che condusse l'inchiesta sull'incidente di Amsterdam del 1992
assieme al Governo Olandese e presso la quale si rivolse la redazione di
REPORT/RAITRE per preparare la puntata con l'inchiesta sul DU mandata in
onda il 15 dicembre. Nella relazione presentata alla Commissione Esteri
sono stati rivelati fatti gravi e sconosciuti relativamente alla problematica
degli effetti dell'uranio impoverito sulla salute, denunciando inoltre
il piano di riciclaggio del 1960 e l'accordo scandaloso del 1959 che lega
l'OMS alla AIEA. Poco dopo, la Nuclear Regulatory Commission americana
pubblicava un dossier di 830 pagine su internet confermando ed integrando
le notizie fornite in anteprima dall'Osservatorio durante la sua attività
1999.
14)
Il 31 gennaio ha concluso un accordo di cooperazione con la IALANA, l'associazione
internazionale di giuristi riconosciuta dalle Nazioni Unite che ha portato
la Corte Internazionale di Giustizia ad esprimersi contro l'impiego di
armi nucleari (1996). La IALANA giudica estremamente interessante il lavoro
svolto dall'Osservatorio ed ha proposto di compartecipare ad un progetto
di ricerca in ambito europeo del valore di 1,4 milioni di Euro.
15)
Il 2 febbraio ha inviato una relazione ad alcuni membri della Commissione
Esteri, relativamente ai vari materiali radioattivi impiegati nel settore
militare, indicando rischi e procedure.
16)
Il 22 febbraio ha inviato una richiesta al Prefetto di Trieste (porto nucleare)
in merito ai piani di emergenza per i civili.
17)
Il 13 marzo deposita un esposto a tutte le Procure d'Italia in merito all'uso
di U238 negli ospedali, informandone anche la Regione F.V.G.
18)
Nel marzo 2000 si svolgono due incontri nell’Istituto Tecnico “Cossar”
di Monfalcone e Gorizia con gli studenti delle III e delle IV.
19)
Aprile 2000: Conferenza a Vicenza organizzata dai giovani di Forza Italia,
presenti Padre Benjamin, Stefano Salvi e gli onorevoli Calzavara (LN) e
Frau (FI).
20)
26 maggio 2000 Conferenza “Uranio Impoverito: una grave minaccia per la
salute e l’ambiente” Rovereto in Piano (PN) promossa dal CUCA 2000.
21)
Sviluppo progetto multimediale produzione 2 cd rom e videocassette presentato
alla Banca Etica nel maggio 2000.
22)
Novembre 2000: rinnovo richiesta piani di emergenza porto nucleare di Trieste
a Prefetto e Sindaco.
23)
Novembre 2000: iscrizione all’albo comunale delle associazioni di Monfalcone
(GO)
24)
15 dicembre 2000 Conferenza “Uranio Impoverito: gli effetti della contaminazione
nelle zone di guerra” Budoia (PN) Sala consiliare promossa dal CUCA 2000.
25)
Nel corso del 2000 l’Osservatorio ha pubblicato dei dossier sulle testate:
Nexus, Stargate, Il sole delle Alpi, e svariati articoli su Il Manifesto,
Liberazione, Famiglia Cristiana, Ansa, Trieste Oggi, Il Piccolo, Il Messaggero
Veneto ecc. ed ha partecipato a decine di interviste telefoniche con Radio
(Radio Base Popolare, Radio Kappa centrale, Radio Onda d’urto, Radio Onde
Furlane, Radio Rai a colori)
26)
9 gennaio 2001: Conferenza nel centro ex-Cerit di Pordenone, presenti i
consiglieri reg.li Folegot (LN) e Antonaz (PRC)
27)
Gennaio 2001: intervento O/E/A su “Primo piano” Rai Tre
28)
Gennaio 2001: collaborazione con “Il raggio verde” Rai Due
29)
Febbraio 2001: organizzazione convegno internazionale a Venezia con mostra
fotografica per il maggio 2001.
30)
Febbraio 2001: incontri informativi nelle scuole superiori “Cossar” di
Monfalcone e “L. Einaudi” di Staranzano.
31)
Febbraio 2001: costituzione parte lesa contaminazione Piemonte, fonderia
Acerinox (Spagna)
32)
Febbraio 2001: U238 negli ospedali, richiesta piani di emergenza Prefettura
e Comune di Gorizia.
33)
23 Febbraio 2001: conferenza stampa a Venezia promossa dal governo reg.le
Veneto e dai VVFF “Uranio sugli aerei e non solo”.
34)
3 Marzo/ 31 Marzo 2001: conferenza sul Nucleare organizzata dagli Amici
della Terra di Trieste
35)
14 Marzo 2001: Tele Capodistria – 40’ di intervista sui problemi delle
scorie presenti De Bortoli e un attivista degli Amici della Terra TS
36)
28 Aprile 2001: Manifestazione a Corso per la chiusura della Centrale organizzata
da “Sortir du Nuclear” – incontro con il Sindaco di Corso
37)
4 Maggio 2001: Incontro con gli Amici della Terra sul problema della Ferriera
di Trieste
38)
12-13 Maggio 2001: Convegno “Costruiamo il Futuro” a Padova organizzato
dal Celestianan Center
39)
13 Giugno 2001: Volantinaggio Dentini da Latte al Guggenheim di Venezia
ad un reading di poesia del poeta anti-nuclearista Nanao Sakaki
40)
17 Giugno 2001: Raccolta fondi-asta di quadri “Siamo alberi che camminano”
Dentini da latte e Nanao Sakaki
41)
30 Giugno-8 Luglio 2001: Gazebo al SunSplash 2001 di Osoppo (UD) Rototom
– Radio Popolare Network
42)
18 Luglio 2001: Meeting anti-globalizzazione Regione Toscana a San
Rossore – incontri con Beppe Grillo e Stefano Salvi
In
un anno di attività, parecchi giornali, radio e televisioni hanno
attinto dall'archivio dell'Osservatorio per le notizie sul problema uranio
impoverito. Anche fotoreporter e NGO che dovevano recarsi in Kosovo, ci
hanno richiesto consigli in merito ai problemi relativi a tale inquinamento.
Vari parlamentari si sono rivolti all'Osservatorio per attingere informazioni
sulle quali basare le loro interrogazioni sia alla Camera che al Senato,
senza dimenticare quelle rivolte al parlamento europeo.
L'Osservatorio
Etico Ambientale à stato il primo organismo in Italia a proporre,
sulla base dei risultati della conferenza di Bethesda del 1999 negli USA,
una possibile linea-guida per la prevenzione degli effetti dell'uranio
impoverito attraverso l'identificazione di un composto polivitaminico a
base di Vitamina "E" già impiegato con successo nella terapia di
forme tumorali [esperienze del Prof. Di Bella, del Dr. Winawer, Sloan-Kettering
Memorial Hospital (USA), del Dr. James Phelps e del Dr. Gould].
Tra
i collaboratori esterni dell'Osservatorio vi sono esperti internazionali
affermati e riconosciuti:
Dr.
Doug Rokke, professore di Scienze ambientali, ingegneria e sicurezza radiologica
alla Jacksonville State University. Il Dr. Rokke fu responsabile durante
la guerra del Golfo, di pianificare, coordinare e implementare la decontaminazione
del materiale contaminato dall'uranio impoverito nonché di prestare
le prime cure mediche al personale militare e civile che rimase esposto
a tale contaminazione. Inoltre, dal 1994 al 1995 fu proprio il Direttore
del "U.S. Army Depleted Uranium Project". In questo periodo fu responsabile
per l'addestramento e la produzione di materiale informativo relativamente
alle procedure da adottare per evitare la contaminazione da uranio impoverito.
Dr.
Hari Sharma, il medico in assoluto che ha più esperienza relativamente
ai metodi diagnostici e di analisi in tema DU avendo analizzato negli anni
reduci americani, canadesi, inglesi ed iracheni
Dr.
Rosalie Bertell è l'epidemiologa canadese di fama internazionale
che si occupa di tale particolare aspetto della problematica dell'uso dell'uranio
impoverito.
Dr.
Asaf Durakovic, del dipartimento di medicina nucleare della Georgetown
University School of Medicine, Washington D.C., USA, è l'esperto
di medicina dell'uranio impoverito che ha pubblicato un famoso studio in
merito: "Medical Effects of Internal Contamination with Uranium" [Croatian
Medical Journal, March 1999 (Volume 40, Number 1)]
Dr.
Karen Parker, avvocatessa di San Francisco, è la giurista dell'Osservatorio
che segue le problematiche legali relative all'uso di tale sostanza nei
conflitti. Sua è la relazione che portò le Nazioni Unite
a condannare l'impiego del DU nel 1996.
PIANO DI ATTIVITÀ PER IL 2001
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Gestione ed aggiornamento del sito italiano
Campagna
di raccolta dei denti di latte dei bambini per le analisi degli isotopi
contenuti (Stronzio-90, Piombo, Plutonio).
Campagna
di adesione/iscrizione all'Osservatorio.
Campagna
di informazione sui rischi della contaminazione per la prevenzione del
cancro.
Attività
di autofinanziamento tramite la produzione di CD ROM e videocassette, cessione
di diritti di documentari