Scorie
troppo radioattive
Grave
allarme negli Usa
WASHINGTON — Le scorie nucleari Usa scaricate
nel suolo o sepolte in contenitori provvisori sono dieci volte più
radioattive di quanto finora pensato, ha ammesso ieri il ministero dell'energia
americano.
Per anni il governo Usa aveva sostenuto
che solo il tre per cento delle scorie era finito nel suolo o era stato
sepolto in contenitori a bassa affidabilità mentre il restante 97
per cento era finito in contenitori ad alta sicurezza.
Ma le pressioni degli ambientalisti hanno
costretto il ministero dell'energia a rifare i conti. Le autorità
hanno infine ammesso di aver sottovalutato la radioattività totale
delle scorie.
Gran parte dei rifiuti nucleari sono finiti
nel suolo durante gli anni della corsa agli armamenti. Le scorie prodotte
tra gli inizi degli anni '40 fino agli anni '70 contenevano ancora alta
percentuale di plutonio.
Il timore degli
ambientalisti è che le sostanze radioattive, raggiungendo le falde
acquifere e i terreni dei pascoli animali, siano entrate nella catena alimentare
americana.
Gli ambientalisti chiedono che il ministero
intervenga soprattutto sulle scorie sepolte nel terreno e in pericolo di
minacciare le falde acquifere.
In Idaho, ad esempio, scorie sepolte a
sette metri di profondità hanno già raggiunto in poco più
di una generazione gli 80 metri. Poichè a 160 metri di profondità
si trovano le falde acquifere dello Snake River il pericolo d'inquinamento
è reale: entro 25 anni il plutonio raggiungerà le acque del
fiume. «Negli anni '60 la Commissione per la Energia Atomica ci aveva
fatto sapere che le falde erano al sicuro per i prossimi 80 mila anni -
ha sottolineato un portavoce del gruppo verde Snake River Alliance - Adesso
sappiamo che tra 25 anni scatterà la catastrofe ecologica».
Il ministero dell'energia ha promesso
agli ambientalisti che incaricherà l'Accademia delle Scienze di
riesaminare i metodi finora adottati per risolvere il problema delle scorie
nucleari