IL TEMPO Sabato
1 Dicembre 2001
http://www.iltempo.it/giornale/ultima/iltempo/nazionale/interni/B.htm
Centrali
nucleari sorvegliate speciali
È ALLARME rosso per le centrali nucleari dopo l' 11 settembre. Gli impianti sono infatti un possibile obiettivo di attacchi terroristici ed anche l' Italia, pur uscita dal nucleare da 15 anni, ha rafforzato le misure di sicurezza nei siti dove sono custoditi ben 25.000 metri cubi di materiale radioattivo. Le forze dell'ordine hanno intensificato la sorveglianza e l' Anpa (Agenzia nazionale protezione ambiente) ha aumentato quantità e qualità dei controlli. L' obiettivo è arrivare ad una «bunkerizzazione» del materiale. «L'Italia si è mossa alla luce dei nuovi scenari seguiti all' attacco a New York - ha detto il direttore del Dipartimento rischio nucleare e radiologico dell' Anpa - anche se noi abbiamo, rispetto ad altri Paesi, un'esposizione minore al rischio terroristico, visto che le centrali non sono attive da anni e sono state già progettate per avere un alto livello di protezione dagli attacchi esterni». Esiste poi un sistema internazionale di salvaguardia, guidato dall' Aiea (Agenzia internazionale per l' energia nucleare), che comporta una serie di controlli, di cui l' Anpa è responsabile per l' Italia. L' Aiea ha messo in guardia dalla possiblità di attacchi terroristici agli impianti nucleari: sono state fatte diverse riunioni in merito ed altre ve ne saranno in futuro.
E proprio oggi l' Agenzia internazionale
ha chiesto più fondi per la protezione del materiale radioattivo,
nel giorno in cui in Bosnia è stato bloccato un traffico di sostanze
radioattive finalizzato alla costruzione di una bomba nucleare.
In Italia, ha spiegato Mezzanotte,
«sono state messe in atto due tipi di misure contro possibili attacchi:
una attiva, legata alla sorveglianza armata e su questo aspetto è
stato rafforzato l' intervento e la presenza da parte delle forze dell'
ordine e l' altra passiva, rappresentata dalle recinzioni degli impianti,
sistemi d' allarme, blindature e vere e proprie strutture di bunkerizzazione
dei siti dove viene custodito il materiale nucleare».
Gli esercenti dei sette impianti italiani (Sogin ed Enea) sono responsabili
di queste ultime misure e l' Anpa ha la funzione di vigilare su quanto
viene fatto.